martedì 22 aprile 2008

NIENTE ORIGINE, NESSUN PRINCIPIO

Parte Prima
In un’era alquanto lontana regnava sovrana su ogni cosa una pace infinita, immersa in una quiete profonda e inviolabile, che oziava in un tempo senza fine. “Ilden“, il Soffio Etereo impalpabile ed evanescente, si estendeva ovunque con il suo Grande Buio immenso, uniforme e freddo, modulando con infinita saggezza lo scorrere del tempo e il susseguirsi delle epoche. Nulla era e nulla sarebbe mai stato. Niente origine e nessun principio. Ilden esisteva eternamente con il Buio perfetto e giusto.
L’equilibrio sottile era racchiuso nella sua infinita forza di mantenere omogeneo e intatto il Grande Buio. Nulla sarebbe cambiato. Tuttavia la mancata origine non significava che il Tempo non scorreva inesorabile verso un principio, verso la fine. Quando questo mutamento iniziò non è dato saperlo. La potenza di Ilden venne meno, non fu più la stessa. Tenue impercettibile e inevitabile questa trasformazione si diluì nel Tempo Immortale. Poi una minuscola sfera insignificante e inutile, l’ultima apparsa ad insidiare il Grande Buio, resistette fiera, immutabile. Gli sforzi di Ilden non riuscirono più a cancellare la macchia opaca che quasi non si percepiva e forse nemmeno esisteva. Altro Tempo doveva fluire, pari a quello trascorso, prima che Seltan, l’opale macchia che si era insidiata nel manto uniforme del Grande Buio, aumentasse d’intensità. Ilden cedette lembi di buio a Seltan che si rafforzò lentamente, inesorabilmente, schiarendo tutto quanto lo circondava. Il suo alone accecante si allargò penetrante, pungente e poi una pallida luce cominciò a vibrare, unendosi a un primordiale flebile calore. Suoni sordi e soffocati si amplificarono e si dispersero nel Grande Buio. Nulla avrebbe potuto più fermare gli squarci luminosi che si impadronirono del Manto Oscuro di Ilden. Seltan palpitava all’impazzata con crescente aggressività e violenza e conquistò il dominio che le spettava, perché diverso, perché era il più forte. Poi la luce diffusa ad un tratto divenne delicata, di un argento compiuto e rispettoso. Al di là della vittoria ottenuta su Ilden e il Grande Buio che l’avvolgeva. Seltan si fermò, aveva raggiunto il confine oltre il quale l’ego comincia a distruggere e questa non era la sua logica. Sarebbero stati insieme per sempre. Il Grande Buio e la Luce, Seltan e Ilden.

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